Evercade Adventures - EPISODIO 1: "Sunsoft Collection 1" è l'esempio perfetto da seguire da ora in poi

Nuovo blog, nuove rubriche: Evercade Adventures sarà, come suggerisce il titolo, il riassunto delle mie esperienze con la console che, allo stato attule, rappresenta appieno lo spirito più puro del Retrogaming: Evercade.

...e sì, si da il caso che la prima Collection di Sunsoft sulla ormai non più così neonata console di Blaze Entertainment, pensata in veste sia portatile che fissa, mi abbia molto dato da pensare sin dal primo momento in cui ho inserito l'attesissima cartuccia.

EPISODIO 1: "SUNSOFT COLLECTION 1" E' L'ESEMPIO PERFETTO DA SEGUIRE

Quei quattro gatti sparsi che seguono il mio blog sin dalla sua precedente incarnazione sanno di quanto io creda nel concetto che anima l'imperfetto sistema Evercade, ma soprattutto sanno quanto io sia Fanboy di Sunsoft: bene, sappiate che questo mio post non è assolutamente frutto di questa mia preferenza personale, quanto un fatto piuttosto oggettivo.

"Sunsoft Collection 1" rappresenta, senza ombra di dubbio, la più perfetta Collection mai rilasciata finora su Evercade e lo è per un semplice motivo: meno giochi sì, gemme nascoste sì, ma perfettamente in grado di rappresentare quello che è stata la Software House negli anni delle console a 8 e 16-bit senza riempitivi e giochi di discutibile qualità.

La compilation Renovation 1 è stata sicuramente una "killer application" a suo tempo, e prima di essa lo è stata la Namco Collection 2, ma l'esordio di Sunsoft su Evercade rappresenta un esempio che da ora in poi dovrebbe essere lo standard. 

Certo, ci sarebbero potuti essere forse almeno un paio di giochi in più, ma per chi segue le vicenda Evercade allora avrà capito che, se è andata così, allora significa che tale licenza sarà costata più della media. Il che rappresenta forse un "difetto" per noi consumatori, ma va detto che sia Evercade che Sunsoft hanno saputo collaborare arginando pienamente il problema scegliendo sei titoli che, senza dubbio alcuno, non saranno forse esattamente di primo grido ma che, con il passare del tempo, sono divenuti capisaldi a cui il nome Sunsoft è legato.

Certo, Sunsoft è una compagnia che ha vissuta di luce tarda, una glorificazione avvenuta anni dopo la pubblicazione di molte delle proprie fatiche, però abbiamo avuto anche altri titoli più noti già all'epoca dell'uscita come Ufouria o Batman, quest'ultimo sicuramente non recuperabile causa l'imponente licenza che si portava addosso (ma chi lo sa...?). Per molto altro, sicuramente ci penseranno i giochi che verranno scelti per la seconda Collection.

Aero The Acro-bat in versione Super Nintendo forse non sarà il platform definitivo, ma il protagonista è stato per anni la mascotte della compagnia. Sì, il gioco ha un meccanismo di attacco non esattamente intuitivo e i livelli avanzati sono veramente un palo nelle chiappe, ma andrebbe anche detto che i save state aiutano e stanno lì apposta, su Evercade. 

Alla fine si lascia giocare, col sistema di puntamento dei nemici in volo che alla lunga risulta pure molto caratterizzante per il personaggio.

Il gioco più debole del lotto? Forse, ma non significa che faccia schifo come ad esempio l'osceno Beast Wrestlers sulla prima Renovation Collection.


Anche la versione NES, anzi Famicom, di Arabian è inserita per una ragione specifica: si tratta delle conversione più riuscita del primo successo Arcade firmato Sunsoft. 

Purtroppo diventa estremamente difficile già a partire dal terzo stage, ma la difficoltà è un punto in comune nella softeca Sunsoft, e poi si tratta di una conversione di eccellente fattura, a tratti forse anche arricchito rispetto all'originale da Sala. 

Può non piacere, ma ha pienamente senso di esistere in questa Collection.

Blaster Master è, inutile dirlo, divenuto già all'epoca un classico del panorama NES il cui culto si è ulteriormente amplificato negli anni grazie al passaparola. 

Sono anni che ormai si parla di questo titolo, ma è oggettivo affermare che se ne parla per una ragione puramente di genialità del titolo stesso.

Un prodotto anche stavolta non perfetto e pure difficile come da tradizione, eppure l'alternarsi fra sezioni a scorrimento orizzontale e altre in stile Zelda con tanto di sfumature Sparatutto rendono il tutto ancora oggi godibile esattamente come tre decadi fa. Non è invecchiato per nulla.

Blaster Master Boy altro non è che uno sconosciuto "rebrand" della versione portatile di un titolo in Giappone noto come Bomber King, spin-off di Bomberman la cui atroce versione NES non mi è passata inosservata.

Eppure, la versione portatile a toni verdi (anche su Evercade, perlomeno su VS) di "RoboWarrior versione ridotta" risulta in tutto e per tutto migliore della versione su console fissa, con un gameplay decisamente più godibile e una difficoltà molto meglio calibrata, senza i criptici sistemi di gioco che avevano finito per rovinare del tutto la versione NES.

Gemma nascosta, ci sta. Piacevolissimo da giocare.

Journey to Silius ve l'ho citato giusto ieri, pertanto rimando alla mia personale Top 10 dei giochi NES

Poc'altro da dire se non che rappresenta un'aggiunta che su Evercade è praticamente una riconoscenza in onore di un titolo che all'epoca d'uscita fu totalmente snobbato e che, ora come ora, sarebbe giustamente il momento di porre sotto le luci dei riflettori.

In conclusione dei sei titoli presenti, Mr.Gimmick (Gimmick! in edizione giapponese o nel recente remake per Switch e console derivate pubblicate proprio quest'anno) rappresenta il titolo fiore all'occhiello della casa giapponese, un cult game che negli anni si è guadagnato una status appunto di rivalutazione sia per via della sua estrema difficoltà (occhio, è veramente BA-STAR-DO) che per le sue doti squisitamente ludiche.

Trattasi infatti di un titolo sì veramente ostico e a tratti perfino perfido, autentica sublimazione del concetto di "Hard Game made by Sunsoft", però ha anche una realizzazione tecnica e una colonna sonora che, nella storia dei videgiochi, vede dei pari unicamente in Super Mario e Sonic quanto a caratterizzazione. E no, non sto scherzando.

Questo titolo vi farà imprecare i Pantheon più disparati, ma è anche un gioco totalmente soddisfacente qui proposto in versione custom con ben nove vite a disposizione rispetto alla rom originale per NES/Famicom. Inutile dire che la difficoltà originaria resta invariata e che i Save State saranno da ora in poi i vostri più lieti compagni di gioco. E' il Ghosts n' Golins dei giochi Platform 'kawaii' e Sunsoft credeva molto in questo titolo, ma probabilmente la sua release su hardware 8-bit in piena era Super Famicom non aiutò molto. Normale quindi che oggi Sunsoft lo riproponga in questa occasione, visti anche i prezzi assurdi a cui gira (ne furono effettivamente stampate poche copie ed ebbe anche una diffusione limitata a poche aree nel Mondo) oggi in versione originale. Insomma, la sua inclusione ha totalmente senso esattamente come i cinque titoli finora elencati. E chissà che da oggi in poi non rappresenterà anche la rinnovata mascotte della software house nipponica.

In conclusione, l'esordio di Sunsoft su Evercade è un omaggio ai videogiocatori di tutto il Mondo, a coloro che hanno creduto nei loro sforzi anche dopo che la compagnia è finita fuori dalle luci dei riflettori. Allo stesso tempo però, si prende alcune liberta autocelebrative com'è giusto che sia. Due metà di una sola verità, cioè che la logica dietro "Sunsoft Collection 1" rappresenta un esempio perfetto di ciò che da ora in poi ogni software house dovrebbe seguire su Evercade, senza dubbio alcuno.

Alla prossima, bolle in pentola molta roba per i prossimi post. 

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