OPERAZIONE NOSTALGIA - Episodio 4: il ritorno di Classic Game Room

Nel mentre che, approfittando di un tosto raffreddore, buttavo giù la bozza del primo articolo che finirà anche sul blog di Arcade Story, mi era venuto in mente lui, Mark Bussler alias Classic Game Room. Una "nostalgia" che forse tale non è, ma che sicuramente riporta alla mente i primi anni in cui YouTube cominciava davvero a ingranare come piattaforma perché no, anche di lavoro, per tutte quelle losche figure che oggi vengono chiamate "YouTuber". Beh, non bisogna a tal punto dimenticare una delle figure cardini di quello che oggi è poi divenuto il fenomeno del Retrogaming ovvero Classic Game Room. Una piattaforma poi degenerata nelle smanie del nostro Mark, divenendo addirittura una sede di recensioni fumettistiche rinominata "80s Comics" e di cui, giuro, non vi era un solo commento sotto che appoggiasse la nuova svolta del canale. Abbiamo molto da dire, passiamo al succo di un discorso controverso almeno quanto il personaggio capostipite. Sarà una storia molto internettiana fatta di gossip e cose, antefatti e altre cose...! Buona lettura, gente.

Classic Game Room è stato, non neghiamolo, una delle ragioni per cui molta gente in tutto il globo terrestre ha cominciato a utilizzare YouTube, arrivando col sostituirlo addirittura alla ormai quasi inutile TV (io l'ho fatto, almeno). Il canale, dopo infatti alcune fasi incredibilmente criptiche che ne hanno cambiato la radice (cercate su Google i risultati ottenuti con "classic game room controversy" e vi si apriranno diversi mondi) e il cui apice è stato la rinominazione in "80s Comics", è di colpo risorto in un precisato giorno dell'anno in corso. Ero iscritto al canale da anni, su Reddit e dintorni circolavano voci più o meno verificate sul come Mark Bussler, l'uomo più simile sulla Terra a Dexter Holland dei The Offspring con un'infatuazione letale per Truxton di Toaplan, avesse venduto tutto arrivando persino a dare via tutte le console, cartucce e roba varia che negli anni era stata inviata, alias regalata, per lo show. Eppure Mark su Instagram era sempre lì, sempre a nome @classicgameroom e, nonostante una media di sei post all'anno o qualcosa del genere, faceva capire che era sempre rimasto dormiente in qualche modo, in attesa del grande ritorno.

Grande ritorno che è avvenuto di colpo quest'anno dopo un anno precedente in cui Mark, rinominando il canale CGR Publishings non faceva altro che spammar...ehm, diffondere la musica Synthwave da lui creata (i progetti Omega Ronin e così via) dove, sebbene ci sappia parecchio fare, non era tuttora quello che la gente si aspettava da lui.  

Anche in questa fase si sono susseguite voci che sostenevano come lui se ne fottesse dei commenti, di come fosse straricco al punto da possedere anche alcune Ferrari in garage e cose così...insomma, un'autentica telenovela del trash internettiamo con Mark che era divenuto, ovviamente per sue stesse colpe, una barzelletta vivente. 

Eppure la sigla "CGR", copertissima dal copyright, sapevamo tutti cosa significasse, con i più maligni a voler sostenere che fosse messa lì solo per motivi commerciali, per poter campare sul glorioso quanto sporco passato (il canale parallelo di Classic Game Room, rinominato CGR Undertow, fu costretto a chiudere a quanto pare per problemi di budget dello stesso Mark perché sì, lui con YouTube pare che ci guadagnasse e con quello ci pagava pure i suoi collaboratori) in qualche modo.


Un giorno così, di sorpresa e dopo un anno di notifiche musicali, spunta fuori totalmente a sorpresa il video che vedete qui sopra. Seguirono poi bizzarre recensioni di Ninja Golf e Tempest 2000 rispettivamente su Atari 7800 e Atari Jaguar, ma nelle versioni PlayStation 5, il che suona come una stramba via di mezzo. La recensione del popolarissimo gioco-icona Simon poi, pareva farci ritornare ai tempi in cui Mark prendeva il pianeta intero per il culo, però la recensione di "Microsoft Flight Simulator" per PC e soprattutto "Baltron" per Nintendo Famicom venute dopo fecero capire a tutti che Mark stesse per tornare. Voglio dire, guardate qui!

La sigla Classic Game Room compariva nel titolo del video, ma non nel nome del canale che mesi fa era ancora CGR Publishings. Eppure...quel video, sì proprio quel video del modesto Baltron, "sapeva" di Classic Game Room perché gli ingredienti c'erano tutti: Mark che introduceva il gioco coi suoi tipici modi di fare, lo giocava, lo descriveva. I commentatori, me compreso, esplosero di gioia, e sono certo anche parte di coloro che finora si proclamava detrattore o che adorava sputtanarlo perché, in fondo, quando la volpe non arriva all'uva ti dirà che la stessa è acerba. 

Un andazzo che diverrà nostalgico a tratti, ma alternato a strane recensioni di Gran Turismo 7 per PlayStation 5 (...!), titoli Atari 2600, altri per Vectrex o Evercade e altri recentissimi, con un format che però si dimostrerà un po' noioso, ovvero Mark che gioca mentre blatera cose ora a caso, ora meno a caso. Eppure qualcosa da questi video un pelo confusi traspariva, ovvero la PASSIONE, con tutte le lettere maiuscole, di Mark per il Retrogaming. E stranamente, tutte le console e cabinati che le suddette voci di poco prima sostenevano avesse venduto, sono ancora lì, sullo sfondo anche se negli ultimissimi video ha cambiato postazione. Ha cambiato anche colonna sonora, infatti i suoi stessi brani musicali sono parte integrante delle puntate e ha fatto anche bene, dato che si integrano alla perfezione con lo show e il suo personaggio. Mark era già tornato o meglio stava pianificando un ritorno in grande spolvero: poi, di colpo, il grande annuncio. Quello che tutti aspettavano.

Eccoci giunti col nuovo anno che verrà a quella che sarà la prossima edizione di Classic Game Room, il canale che ha forgiato moltissimi nuovi retrogamer e che ha fatto sognare chi già era "stagionato" in materia, che ha convinto molti sia utenti che futuri YouTuber a credere in questa piattaforma, ma soprattutto un nuovo, scintillante segnale che il Retrogaming ora è nelle migliori condizioni di salute possibili. 

Mark sarà un furbo? Starà solo approfittando del momento d'oro che sta vivendo il Retrogaming rimoninando nuovamente il suo canale Classic Game Room? Probabile, ma intanto parliamo di un personaggio cardine del Retrogaming mondiale, una specie di Edward Warshaw (se non sapete chi sia,...VERGONNIAH11!!!1!) dell'internet post-2000 in salsa nerd-giornalistica col suo mix di trashissimi modi di fare anni '80 e video talmente seriosi che alla fine prima ti fanno scattare una risata e poi ti convincono, perché per fare qualcosa del genere devi essere veramente convinto, genuino, e Mark lo è.

Alla fine dei giochi del web e della giostra del pettegolezzo veemente, Mark Bussler si è dimostrato un personaggio vittima sia del suo successo che della sua ecletticità, ma di cui non si può negare una sanissima passione di fondo più per i cari vecchi videogiochi che per il vile denaro.  

Certo, ti vende comunque i DVD del suo show e diversi gadget, ma ognuno deve pur campare in qualche modo. Certo, ha anche la sua musica su Bandcamp, ma anche se fosse ricco anche i ricchi hanno i loro sfoghi e pure che fosse bisogna ammettere che ci sa parecchio fare sia coi sintetizzatori che col missaggio. Sono certe tante cose, ma ognuno ha le sue: voglio dire, se anche io ho i miei hater figuriamoci lui.

E' un furbone e si è capito anche questo, ma si capisce anche quanto ci tenga alla sua creatura, un po' come fece Toni Iommi coi suoi Black Sabbath nelle varie formazioni che si susseguirono senza mai cambiare nome anche nella fase solista ("Seventh Star" del 1986 col mitico Glenn Hughes alla voce). Lo fa per soldi in parte ed è chiaro, ma se allora dovessimo criticarlo per questo, allora dovremmo criticare ogni attività commerciale a tema della nostra passione preferita, e noi di cose ne compriamo tante! Mark ha fondato una passione, un marchio che è divenuto un suo brand oltre che simbolo della passione di molti. Ha sicuramente perso parte della sua credibilità da parte di molti di loro della vecchia guardia, ha rinunciato a molti dei suoi storici motti e le citazioni del misterioso Lord Karnage (mai capito chi fosse in realtà, forse solo una creatura della sua fantasia tutta ottantiana), ma per ora direi che sta rigando dritto almeno fino al prossimo "80s Comics" che si spera non avverrà MAI. 

Bentornato Mark, bentornato dalla tua "Sala Giochi Intergalattica per compiere la tua infinita missione di recensire ogni cosa possibile", spartana traduzione del motto del Classic Game Room che fu e che è ancora oggi.

E voi, da che parte state? Lo amate, lo odiate? Impossibile vi sia indifferente, per quanto mi riguarda è stata una delle figure principali che mi ha spinto a cercare nel Retrogaming molti titoli sconosciuti oltre alle solite cose che si giocavano da ragazzini, i classici nostri punti fermi. Mark Bussler è un'istituzione in questo e se oggi sono così appassionato e mando avanti questo blog...beh, è anche e soprattutto merito suo!

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